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Le origini
La storia del nome
e la nascita del logo

Cà Chiarabaldo, tra storia e natura

I terreni su cui oggi si sviluppa l’azienda sono più di 10 ettari, tra boschi, prati e coltivazioni specializzate. Il cuore dell’azienda è posto in località Case Serravalle, a mezza costa tra il Monte Penna e l’alveo del torrente Rio Vesale. Da qui lo sguardo spazia ampiamente verso panorami unici: partendo da nord-est è possibile vedere il Monte Pollino, il Castello di Montecuccolo e Renno, Poggio Castro di Pavullo, il centro di Casine, Gaiato e la sua antica Torre, Valdisasso e la vallata dello Scoltenna, i territori di Zocca e Montese, la provincia bolognese nel territorio di Castel d’Ajano, Vesale, Poggioraso, il Monte Spigolino, Sestola e la vetta del Monte Cimone.

Le origini del nome...

Il nome dell'azienda agricola Terre di Chiarabaldo trae origine dall’antico nome della località, “Cà di Chiarabaldo”. Tale denominazione venne soppiantata ad inizio Novecento con l’attuale “Cà Serravalle”, probabilmente per volontà comunale ma senza una ragione precisa.

Chiarabaldo era il soprannome di un certo Giovanni Battista Prandini, vissuto nel Seicento ad Acquaria in un’abitazione poco lontana dal “Gambarà” e detta “La Pranda” (dalla quale prese il cognome).

Suo figlio, Giovanni Prandini (Acquaria 1664 - Vesale 1719), detto evidentemente a sua volta Chiarabaldo, dovette trasferirsi nella nostra località in seguito al matrimonio con Maria Bonacorsi (circa 1670 - Vesale 1740). Quest’ultima doveva essere originaria di questa casa dove viveva col padre Domenico e la madre Fiora Masinelli.

Prima dell’arrivo del Prandini la casa e il territorio limitrofo erano denominati “La Fojana”. Tale toponimo rimase inizialmente affiancato a quello di “Cà di Chiarabaldo” per identificare l’abitazione mentre tuttora identifica gli estesi boschi posti a monte della località.

Da Giovanni Prandini la casa passò in eredità alla figlia Elisabetta che venne ad abitarvi col marito Caporale Giovanni Domenico Biolchini. Da loro passò alla figlia Maria Rosa e al marito Giacomo Cerfogli. Fu poi la loro figlia Maria Antonia che rimase a vivere nella località col marito Giovanni Antonio Arrighi (soprannominato a sua volta Chiarabaldo). Dopo la morte di Maria Antonia Cerfogli, Giovanni Antonio Arrighi si sposò in seconde nozze con Annunciata Fiocchi.

La proprietà passò poi definitivamente alla famiglia Zagaglia, tuttora proprietaria, in seguito al matrimonio della figlia di Giovanni Antonio e Annunciata, Marta, con Vincenzo Zagaglia. Marta morì di parto a soli 25 anni lasciando come unico erede il neonato figlio Costante. Questi, con l’aiuto della moglie Petronilla Barattini e dei figli, attraverso diverse acquisizioni, accrebbe notevolmente la dimensione della proprietà familiare, proprietà che in gran parte caratterizza ancora oggi il patrimonio della Azienda Agricola Terre di Chiarabaldo.

Testo di Alessandro Zagaglia
...e la nascita del logo

"Terre di Chiarabaldo è nata così,

un'idea per donare forza a mio fratello,

una soluzione per crescere i miei bambini,

il sogno di seguire le mie passioni" 

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Il logo aziendale, disegnato da Elisa, la titolare, e da Matilde, la sua bimba, vuole rappresentare in modo molto semplice l'essenza del progetto: Terre di Chiarabaldo è un'azienda nata dal cuore. Ecco quindi il cuore che abbraccia il nome e che termina con un germoglio, simbolo di vita e dell'azienda che nasce nel rispetto della natura.

Il payoff racconta ciò che l'azienda desidera offrire ai clienti: i Sapori intensi di frutta e verdura maturata al sole, delle spezie e dei prodotti del sottobosco, così ricchi di Profumi da regalare Emozioni.

Da qui il marchio dei trasformati: AgriEmozioni 

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